Prima tappa dopo le vacanze estive dell’Associazione Malik, il 2 settembre ad Abbasanta, con la collaborazione dell’Amministrazione comunale, la Biblioteca e la Consulta giovanile, nata recentemente ma già molto attiva sul territorio, assieme ai quali si realizzerà una intera serata dedicata alla cultura e in particolare alla letteratura e alla musica. Presso i Giardini Antonio Gramsci, in Viale della Rimembranza (Ex Viale A. Gramsci), dalle ore 19.00 i ragazzi della Consulta proporranno delle attività che prevedono l’alternarsi di gruppi musicali locali.
Alle ore 21.30, la Compagnia Le Voci del Tempo porterà in scena DESTINO – Concerto letterario per Fabrizio De Andrè.
Quando nel 1996 uscì per Einaudi Un destino ridicolo, il romanzo scritto a quattro mani da Fabrizio De Andrè e Alessandro Gennari, gli articoli giusti uscirono sui giornali giusti al momento giusto, e tutti quanti annotavano giustamente come i personaggi del libro uscissero tali e quali dal repertorio del cantautore genovese. Un po’ come se il libro non fosse nient’altro che una continuazione di quelle canzoni con altri mezzi.
Un pastore sardo, un anarchico francese e un insaziabile pappone si incontrano per caso nella vecchia Genova e progettano un colpo. Due donne attraversano le loro vite: una è prostituta per caso e moglie per vocazione, l’altra ama tutti gli uomini senza prostituirsi. Il colpo fallisce. Il destino si mostra beffardo, ridicolo, e alla fine troviamo ognuno ormai vecchio in preda alle proprie ossessioni.
In tutte quelle recensioni, nessuno sembrò chiedersi seriamente a quale strana urgenza il libro rispondeva. Perché un artista come De Andrè, che nella sua vita aveva portato a termine un’opera monumentale, un immenso canzoniere in cui nemmeno un verso risulta superfluo; che aveva appena pubblicato un capolavoro come “Anime salve”; che aveva sempre rinunciato alle apparizioni televisive, alle collaborazioni non necessarie, alle incursioni in mestieri artistici che non fossero il suo, aveva scelto di dedicarsi a scrivere un giallo?
Perché? Cosa restava da dire che non fosse già stato detto nelle canzoni?
Lo spettacolo – concerto della compagnia Le Voci del Tempo risponde con una domanda: e se si trattasse di una sorta di autobiografia nascosta? Le pagine vengono del libro vengono dunque riproposte così, fra una canzone e l’altra, un capolavoro e l’altro, a comporre una sorta di diario inedito di grande suggestione.
Lo spettacolo fa parte della Rivista itinerante della Compagnia Le Voci del Tempo, uno spazio di approfondimento reale, lontano dal virtuale del Social Network e del web, rivolto alle persone, uno spazio libero, soprattutto da una cosa, dall’idea di dover informare. Con “La Rivista”, Le Voci del Tempo, lo scrittore Marco Peroni e il musicista Mario Congiu, si propongono di portare nella musicalità i classici della letteratura contemporanea e della musica, letti e suonati dal vivo, con sonorizzazioni dedicate che li rendono ancora più emozionanti e accessibili ad un pubblico ampio ed eterogeneo.
Le attività sono organizzate in collaborazione con l’Amministrazione Comunale la Biblioteca di Pubblica lettura, la Consulta giovanile di Abbasanta e le Associazioni Pubblico-08, Archivio Distratto, S2046 e Mariolè Onlus.