vino-e-formaggioSi ringraziano le aziende per la serata del 24 ottobre al Parco di Molentargius

L’azienda Sa Defenza dei fratelli Marchi Donori (Ca) è un azienda agricola a gestione famigliare che dal 2000 si dedica alla produzione di vino. L’ azienda e le vigne sono situate nel sud dell’ isola nel comune di Donori, sull’antica regione del Parteolla, un territorio di antica cultura agricola e storia vitivinicola.
L’azienda è costituita da 13 ettari di vigne in zone collinari da 140 a 300 metri sul livello del mare, caratterizzate da terreni di origine granitica e di medio impasto che assieme al clima tipico del mediterraneo favoriscono un ottima lavorazione dei vigneti autoctoni e tradizionali a bacche rosse e bianche.
L’attenzione dell’azienda per la cura della vite, i metodi di allevamento, la bassa produzione di uva per pianta e le vendemmie rigorosamente a mano, sono i valori principali e gli obiettivi per il rispetto del territorio e la qualità nella produzione di vino.
In occasione dell’evento “Letture di gusto” l’azienda presenza in sfuso due vini da tavola Indicazione Geografica Tipica
Il bianco, vendemmia 2013 isola dei nuraghi 12 % vol.
Il rosso, vendemmia 2013 isola dei nuraghi 13 % vol.

Kentos Panificazione tradizionale Orroli (Ca)
Kentos vuol dire “cento”, come gli anni dei centenari che vivono ad Orroli dove c’è una delle maggiori percentuali di centenari di tutta l’Italia.
L’azienda si trova in mezzo a una piana coltivata a grano e circondata da pascoli selvatici dove viene coltivato il grano migliore, la qualità “Senatore Cappelli”: “Biologico”.
Ad Orroli il grano si macina da sempre. In ogni capanna prenuragica c’era una piccola mola di pietra. E così si continua a fare i Piccaperdas, “martella pietre”, cioè scalpellini, maestri proprio nel costruire le mole. E anche oggi ad Orroli si continua a macinare il grano con una mola di pietra, dal mugnaio.
Kentos prepara il pane usando un lievito che ha diverse centinaia d’anni. Sempre lo stesso: ogni giorno se ne conserva un pezzetto per fecondare il pane del giorno seguente. Da secoli. Madrighe (matrice), si chiama. Che vuol dire madre.
Il pane e tutti i dolci tradizionali seguono i metodi antichi, con ingredienti sardi e col grano coltivato nel proprio terreno di famiglia.
In occasione dell’evento “Letture di gusto” l’azienda offre come sponsor 10 kg di pane tra bianco e integrale.

Il Panificio Artigiano Angelo Murdeu Gavoi (Nu)
Il Pane di Murdeu un alimento conforme alla tradizione e alla genuinità Barbaricina; Pane Carasau (Sas Corrias), il Pane Carasau a forma rettangolare (Pane ‘e Fresa) e le (Costeddas) sono le tre forme principali della tradizione alimentare gavoese. Tre motivi, per i quali vale la pena di assaggiare i nostri prodotti, rientrano nei concetti di: Qualità Cultura Tradizione . La buona riuscita del pane e degli altri prodotti tradizionali dipende in misura eguale dalla farina ricavata dalla macinazione dei migliori grani duri, dall’impasto, ottenuto con le giuste dosi di acqua, farina, sale e lievito, dal forno. Con questi ingredienti naturali si ottiene la genuinità dei prodotti.
Una volta ottenuto l’impasto, mani esperte lo trasformano in sottili sfoglie per la realizzazione delle Corrias; per il Pane `e Fresa si inizia da dei panetti già lievitati per ottenere sfoglie sottili e allungate a forma rettangolare. E’questo il momento in cui le sfoglie vengono introdotte con la pala nel forno ben caldo. Il Pane `e Fresa e le Corrias,(Pane Carasau) dopo la prima cottura, vengono rimessi in forno per la biscottatura che conferisce loro il caratteristico aspetto e la consistenza croccante tipica di questi prodotti. Il Forno è rigorosamente a Legna per conferire quel gusto particolare al pane, è il protagonista questa ultima fase del processo di produzione che si tramanda da secoli di madre in figlio. La monocottura delle Costeddas fa di esse un pane morbido e gustoso adatto a qualunque utilizzo.
In occasione dell’evento “Letture di gusto” l’azienda offre come sponsor 5 kg di pane tra bianco e integrale.

La Coldiretti Donne Impresa promuove lo sviluppo dell’imprenditoria femminile agricola, organizza attività culturali e di comunicazione con i consumatori, elabora proposte per le politiche sociali attinenti al mondo agricolo, rappresenta Coldiretti nelle istituzioni della parità, promuove la presenza femminile negli organismi decisionali della Coldiretti.Vi aderiscono le iscritte alla Coldiretti che nominano una Responsabile ed indicano una Coordinatrice per le iniziative che si svolgono a tutti i livelli, dal locale al nazionale.Coldiretti Donne Impresa fa parte di importanti organismi che operano in ambito nazionale ed europeo. Fra gli altri, il Comitato per l’imprenditoria femminile, istituito presso il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, il Coordinamento Donne d’Impresa, costituito dalle organizzazioni femminili dell’agricoltura, dell’artigianato, del commercio, della piccola industria e della cooperazione, i Comitati per l’imprenditoria femminile istituiti presso le Camere di Commercio e il Copa che rappresenta le associazioni agricole di tutti i paesi dell’Unione Europea.
La Coldiretti è la più grande organizzazione agricola italiana. L’impegno delle donne inizia nel 1953, quando il Movimento Femminile comincia ad intervenire su temi sociali come le pensioni, la scuola, le abitazioni e le infrastrutture del territorio rurale. Nel 1976 assume il carattere di movimento di categoria autogestito dalle imprenditrici agricole. Inizia ad occuparsi di temi professionali e sindacali, contribuendo al successo di alcune battaglie fondamentali, come quella per la parità dei componenti dell’impresa, quella per la tutela della maternità e quella per la legge sull’imprenditoria femminile e le politiche successive. Nel 1998 il Movimento diventa Coordinamento, con una struttura più snella, più presente in ogni provincia e più inserita, secondo il principio del mainstreaming, nelle attività di Coldiretti. Nel 2008 assume il nome Coldiretti Donne Impresa.

L’azienda che ha offerto lo sponsor è Villa di Quartu di Quartu Sant’Elena.
Villa di Quartu è l’antico toponimo di Quartu, città del Sud Sardegna nata da un borgo agricolo nel periodo Giudicale, nome scelto dall’azienda, rappresenta il legame affettivo e culturale con il territorio. Villa di Quartu nasce nel1994, e’ la evoluzione di piccole aziende vitivinicole a conduzione familiare, che operano animate da passione costante, da quattro generazioni. Le radici della tradizione vitivinicola quartese, risalgono fin dal medioevo, e la qualità dei vini prodotti ha reso nel tempo Quartu, uno dei più importanti centri vitivinicoli del Basso Campidano.
Così scriveva il Generale Alberto Della Marmora nel Suo Itinerario dell’isola di Sardegna (1868) vini noti reperibili presso molti produttori privati, alcuni dei quali hanno conservato l’uso di segnalare il punto vendita con una frasca nel lato del portone di ingresso. I vigneti, posti a dimora sulle dolci colline, si affacciano sul Golfo degli Angeli, grazie ai terreni di origine calcareo sabbiosi, alla coltivazione della vite che avviene seguendo le tradizione dei Padri, sistema di allevamento alberello o a spalliera bassa, potatura corta invernale, seguita con un’attenta potatura verde, i controlli e i lavori proseguono fino all’ottenimento di uva matura e armonica, con rese ad ettaro di 60 quintali. L’azienda coltiva 24 ettari di vigneto con le varietà prevalenti che da secoli sono presenti nel Campidano, a bacca bianca producono Nuragus, Vermentino, Moscato, Malvasia, Nasco; tra le varietà a bacca rossa producono Monica, Cannonau ,Barbera, Bovale. La vendemmia, inizia quando le uve hanno raggiunto il giusto grado di maturazione, le uve selezionate, raccolte manualmente, trasferite dalla vigna alle cantine in cassette, vengono vinificate ad arte. Le cantine sono ubicate nel centro storico di Quartu, dotate delle moderne tecnologie per la lavorazione delle uve, presse soffici e sistemi di refrigerazione per la fermentazione a temperatura controllata, che salvaguarda i preziosi profumi. La fase dell’imbottigliamento del vino è curata, con macchine tecnologicamente sicure, e solo dopo il giusto affinamento i vini, sono pronti per essere commercializzati. La vocazione vitivinicola, ha fatto si che le scelte di produzione non prescindano dal rispetto del rapporto tra l’uomo e la natura, concentrando l’attenzione sul come si fanno le cose piuttosto che al loro numero, quindi più alla qualità che alla quantità, al fine di produrre vini genuini che rispecchiano la tipicità vitivinicola del sud Sardegna.
In occasione dell’evento “Letture di gusto” l’azienda offre come sponsor 12 bottiglie di vino.