Dai primi di settembre e per tutto il mese, l’isola dell’Asinara ospiterà una residenza e un workshop interdisciplinare tra autori, filmmaker, ricercatori visuali e delle discipline territoriali, inseriti nella manifestazione “I libri aiutano a leggere il mondo” dell’Associazione Culturale Malik. Lo spazio dell’Asinara ha una particolare pregnanza d’ordine non solo simbolico. Il programma intende osservare le pratiche turistiche e le ricadute d’ordine visuale, paesaggistico che queste hanno sul contesto naturale e culturale dell’isola. Attraverso l’osservazione artistica e scientifica si indagheranno eventuali conflitti tra ambiente naturale, pratiche culturali e prassi della valorizzazione territoriale nel contesto isolano. Le attività si svolgono attraverso una prima analisi della storia dell’isola, delle stratificazioni, delle destinazioni d’uso, e delle pratiche che rischiano di deformare lo spazio di intensa complessità e fragilità. Dopo una prima condivisione di letture, racconti, immagini e video inerenti l’isola, il gruppo di lavoro è passato alla prassi dell’esplorazione del contesto, in particolare delle eterotopie e eterocronie prodotte dall’impatto del turismo. Sono infatti in corso riprese audio/video delle immagini dello spazio sensibile dell’isola e nel restante tempo restante si lavorerà alla post produzione delle immagini, finalizzata alla realizzazione di un video/film da pubblicare on-line.

Gli obiettivi sono molteplici, innanzitutto l’analisi di rappresentazioni narrative e visuali con produzione di video originali sulle differenze dello spazio dell’isola dell’Asinara visto in PRESENZA e in ASSENZA dell’impatto turistico. Individuazione delle orme, delle tracce, delle trame che le pratiche turistiche lasciano nel paesaggio naturale e nelle consapevolezze immaginifiche inerenti l’isola. Produrre nuove e ulteriori rappresentazioni dell’incontro/scontro tra spazio e visitatori/turisti può aiutare a sensibilizzare e indurre i visitatori turisti ad avere un comportamento responsabile, di collaborazione e appropriazione di quei valori storici, sociali, culturali, ambientali e paesaggistici che all’Asinara devono essere preservati, amplificati e diffusi come un modello di buone pratiche replicabili nel mondo.

La base operativa è messa a disposizione dalla Conservatoria delle Coste attraverso l’assegnazione in uso temporaneo di un immobile del patrimonio della Regione Autonoma della Sardegna ubicato nel Borgo di Cala D’oliva.

Il team di lavoro include Maurizio Memoli, Professore Ordinario di Geografia economico-politica e Dottore di Ricerca in Scienze Geografiche, Bruno Chiaravallotti, antropologo visuale e filmmaker, Barbara Cadeddu, Ingegnere e Dottore di ricerca in Composizione Architettonica e Urbana, Laura Pisu, Ingegnere e gli architetti Martina Loi e Alice Salimbeni. Nel corso del mese saranno numerosi i contributi di esperti ed artisti sulla tematica proposta.

Principali libri di riferimento: Asinara, Parco Nazionale, fotografie di Luca Tamagnini e testi di Folco Quilici, Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio – Photo Atlante, 2002; I Dannati dell’Asinara. L’odissea dei prigionieri austro-ungarici nella Prima guerra mondiale, di Luca Gorgolini, UTET, 2011; Asinara, Il rumore del silenzio, di G. Cassitta, Frilli, 2005; Supercarcere Asinara. Viaggio nell’isola dei dimenticati, Giampaolo Cassitta, Lorenzo Spanu, Frilli, 2002; La mia Asinara – Ricordi di una maestra, di Franca Fadda Silvetti, 2011.