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Prosegue e si consolida la collaborazione tra i Libri aiutano a leggere il mondo e il Festival Leggendo Metropolitano e nella trepidante attesa che quest’ultimo apra i battenti al pubblico cagliaritano, per la sua VII edizione dal 4 al 7 giugno, la nostra sezione LABORATORIO EUROPA  con la sezione OLTRE LEGGENDO, attivano le prenotazioni per chi desiderasse partecipare  a nuovi e straordinari eventi formativi.

In tema con la sesta edizione del progetto, ILavoro nel cuore, si propongono due workshop e un seminario, volti all’orientamento verso alcuni ricercati mestieri nel campo della comunicazione per la cultura: percorsi laboratoriali sulla lettura ma anche una finestra privilegiata di avviamento ad alcune professioni legate all’editoria. I tre appuntamenti formativi si svolgeranno nelle giornate di venerdì 5 giugno, dalle h 15.00 alle h 18.00 e sabato 6 giugno, dalle h 10.00 alle h 13.00. Gli interessati potranno scegliere la tematica più congeniale, tra giornalismo culturale, grafica e illustrazione, e traduzione letteraria e seguire i corsi con docenti di assoluta eccellenza.

E’ possibile iscriversi fino al 29 maggio – per procedere entra nell’area – Partecipa ai laboratori – 

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Questi i laboratori proposti:

Educare alla lettura, workshop sul giornalismo culturale, si svolgerà con la direzione di Armando Massarenti, responsabile del supplemento culturale «Il Sole 24 Ore Domenica». L’obiettivo degli incontri previsti è imparare a diffondere i temi di un dibattito culturale ed esprimere in modo professionale un’opinione su blog culturali, giornali e riviste. Le esercitazioni pratiche della seconda giornata consentono un coinvolgimento attivo dei presenti. Il laboratorio è rivolto ad un massimo di 12/15 partecipanti, dai 18 anni in su.

Scrivere un disegno, disegnare una scrittura, un altro modo di leggere la Divina Commedia, workshop sulla grafica editoriale e l’illustrazione, a cura di Angelo Monne, grafico e illustratore di Dorgali che ha realizzato il progetto iconografico per l’edizione Zanichelli della Commedia di Dante Alighieri. E’ un laboratorio centrato sulle tematiche della scrittura, del disegno e della lettura dove i partecipanti sperimenteranno direttamente, su carta, le potenzialità espressive dei pennelli cinesi e della china. A supporto delle attività, le 300 illustrazioni di Monne della mostra “Commedia”. Il laboratorio e’ rivolto ad un massimo di 12/15 partecipanti dai 16 anni in su.

Tradurre per mestiere, seminario di traduzione letteraria, a cura del traduttore ed autore Massimo Bocchiola. Il docente, con una serie di esempi pratici ed incursioni in territori quali il cinema, il calcio o la guerra, mostrerà l’officina del traduttore, un mestiere affascinante, difficile e totalizzante. Il seminario si svolgerà nella sola giornata di sabato 6 giugno, dalle h 9.30 alle h 12.30 ed è rivolto ad un massimo di 30 partecipanti, dai 16 anni in su.

In occasione dell’apertura della sesta edizione del progetto itinerante di promozione della lettura – I libri aiutano a leggere il mondo – anche a Cagliari, dopo Milano, Genova, Torino e Bologna, si potrà scrivere un libro con Paolo Nori.

Dalla collaborazione con l’Associazione Asibiri e la casa editrice Marcos y Marcos, parte, tra maggio e giugno, il seminario speciale IL REPERTORIO DEI MATTI DELLA CITTA’ DI CAGLIARI. Un corso di scrittura “senza sentimento”, ideato e curato dallo scrittore Paolo Nori, da un’idea di Roberto Alajmo, che nel 1994 ha pubblicato il saggio antropologico, Repertorio dei pazzi della città di Palermo (Garzanti). Dopo dieci anni ne ha ripubblicato una nuova edizione (Mondadori) e nel 2012 ha ampliato il discorso coinvolgendo dieci scrittori italiani nel Repertorio dei pazzi d’Italia (ilSaggiatore).

Per diventare scrittori ci vogliono doti come passione, talento, fantasia, curiosità, ma anche la padronanza di tecniche di narrazione che passano, spesso, attraverso laboratori e workshop, tenuti da scrittori, dai quali apprendere i segreti della buona scrittura. Quello che si propone qui, è invece qualcosa di diverso e più intrigante: non si tratta di prendere delle semplici lezioni di scrittura ma di scrivere un libro, insieme allo scrittore. Dal confronto tra Paolo Nori e i partecipanti, nasceranno dei racconti, basati su storie e personaggi della città di Cagliari, per creare dei piccoli libri che saranno pubblicati dall’editore Marcos y Marcos.

Il laboratorio si terrà a Cagliari sabato 23 e domenica 24 maggio e sabato 6 e domenica 7 giugno, quattro incontri, per sei ore al giorno, per un totale di 24 ore. La sede del corso è in via Ligas, presso il Liceo Classico-Scientifico Euclide. Il numero di posti è limitato a 15 partecipanti. Gli orari verranno comunicati appena disponibili.

PER LE ISCRIZIONI – Per le iscrizioni visita anche i siti www.letteraturarinnovabile.com, www.asibiri.com, oppure chiama il numero 02/29515688, o manda una mail a corsi@marcosymarcos.com.

Paolo Nori, scrittore e traduttore, autore di numerosi libri, fiabe e discorsi sintetizza così il suo progetto:

Qualche mese fa ero a Genova a fare un seminario di letteratura, a me a Genova, non so perché, la gente, mi sembrano tutti un po’ squinternati, e ai ragazzi che facevano il seminario, quando ho letto dei pezzi dal Repertorio dei pazzi della città di Palermo, di Roberto Alajmo, ho chiesto ai ragazzi che facevano il seminario “Ma perché non fate il Repertorio dei pazzi della città di Genova?”

E dopo, il giorno dopo, son tornato a Bologna, a guardarmi intorno a Bologna ho pensato che anche a Bologna, c’era pieno di squinternati e mi sono chiesto “Ma perché non facciamo il Repertorio dei pazzi della città di Bologna? “

Ho fatto una proposta alla casa editrice Marcos y Marcos, e loro hanno accettato e abbiamo cominciato a lavorare e stiamo facendo i repertori dei matti delle città di Bologna e di Milano e di Torino e faremo quelli di Genova, di Roma e di Napoli e di Cagliari e da ognuno di questi seminari salterà fuori un libretto.

Bisognerebbe, ho pensato, raccogliere una quindicina di persone, per due fine settimana, sei ore al giorno, 24 ore in tutto di un corso dove si ragioni di queste scritture prive di sentimento, se così si può dire. E durante questi due fine settimana, e tra i due fine settimana e subito dopo, i partecipanti si documenterebbero, nei bar, nelle biblioteche, sui posti di lavoro, per reperire il materiale da trasformare poi, sul modello del libro di Alajmo, nel repertorio dei pazzi della città in cui sono.

Le Associazioni Malik e Casa Lussu promuovono
un corso breve di storytelling con lo scrittore e sceneggiatore Francesco Trento

COME SCRIVERE UNA GRANDE STORIA
SABATO 23 e DOMENICA 24 MAGGIO
dalle ore 10.00 alle 19.00 si svolgerà ad Armungia (Ca)

presso Casa Lussu, in Via Marconi 22,
15 corsisti, 2 incontri per 8 ore al giorno, per un totale di 16 ore
Affrettati ad iscriverti, il numero di posti è limitato.

[wm_separator_heading align=”center” tag=”h3″ class=”” id=””]Contenuti e obiettivi[/wm_separator_heading]

Cosa accomuna film apparentemente diversissimi come Il Padrino, The Wrestler, Little Miss Sunshine, Il Gladiatore, La banda degli onesti, L’attimo fuggente, Pretty woman, Matrix, Fight Club, L’era glaciale, Benvenuti al Sud, Her, Argo e mille altri grandi successi internazionali? Le dodici tappe del “viaggio dell’eroe”, ovvero la struttura mitica alla base di quasi ogni grande narrazione. Spaziando dalla letteratura al cinema, dalla fiaba al mito, si potrà imparare come guardare un film scomponendolo nei suoi elementi strutturali, riconducendolo alle “tappe”, individuate da Joseph Cambpell e poi da Chris Vogler, che affondano le loro radici nei più antichi miti, e rimangono ancora oggi alla base di alcuni dei film di maggior successo e impatto.

Francesco Trento svelerà ai partecipanti il perché di tutto questo podismo nei minuti finali delle commedie romantiche: Woody Allen corre da Mariel Hemingway in Manhattan, Billy Crystal corre da Meg Ryan in Harry ti presento Sally, Hugh Grant corre da Julia Roberts in Notting Hill, Richard Gere corre da Julia Roberts in Pretty Woman, Brad Pitt corre per salvare Julia Roberts in The Mexican e insomma, Julia Roberts di base sta lì e tutti corrono! Si potrà scoprire come evitare gli stereotipi e lavorare in maniera creativa con gli archetipi e che i Doni Magici sono a volte classici, come la bacchetta di Harry Potter o la spada Laser di Luke Skywalker, ma possono anche essere assai strani, come la mariujana che Ricky Fitts dà a Kevin Spacey in American Beauty, o le riviste porno comprate da Alan Arkin in Little Miss Sunshine.
Ma soprattutto, in un solo weekend, attraverso l’esempio di grandi film e narrazioni di ogni parte del mondo, si potrà imparare come scrivere storie importanti, come trasformare una buona idea in un film che riesca a toccare corde universali, parlando al cuore del pubblico, senza accontentarsi di intrattenerlo.

[wm_separator_heading align=”center” tag=”h3″ class=”” id=””]I destinatari[/wm_separator_heading]

Il corso si rivolge non solo agli aspiranti sceneggiatori, ma anche agli appassionati di cinema e a chiunque voglia imparare come si costruisce una trama.

[wm_separator_heading align=”center” tag=”h3″ class=”” id=””]Il docente[/wm_separator_heading]

Francesco Trento, oltre a numerosi racconti e reportage, ha pubblicato, con Aureliano Amadei, Venti sigarette a Nassirya (Einaudi 2005), di cui ha scritto anche la sceneggiatura per il cinema (20 sigarette, miglior film al Festival di Venezia 2010, sezione “Controcampo”, vincitore di 3 David di Donatello e 2 nastri d’Argento). È autore di vari documentari, tra cui Matti per il calcio. Ha scritto e diretto con Franco Fracassi Zero, Inchiesta sull’11 settembre. Ha pubblicato racconti in Italia e all’estero, collaborando con riviste come GQ, D di Repubblica, Slowfood. Per quasi dieci anni ha insegnato sceneggiatura cinematografica in varie scuole (allo Ied di Roma, al corso di cinema Officine Mattòli, nelle Marche e all’Università di Roma La Sapienza). Dal 2010, dirige il corso di sceneggiatura di Filmaker’s Magazine.
Assieme a Francesco Teresi ha scritto le otto puntate della serie tv “Brothers in Army” (2015).
Il suo ultimo libro, La guerra non era finita. I partigiani della Volante Rossa è stato pubblicato nel 2014 (Laterza).
Con sommo orgoglio ricopre il ruolo di attaccante nella nazionale italiana di calcio degli scrittori (www.nazionalescrittori.it/trento.html)

[wm_separator_heading align=”center” tag=”h3″ class=”” id=””]Iscrizioni e contatti[/wm_separator_heading]

Il costo di iscrizione è di 110 €, di cui 10 € di tessera associativa a Casa Lussu. Si versa un acconto di 30 €, tramite bonifico. Il saldo, pari a 80,00 euro, andrà versato una settimana prima dell’inizio del corso. Per conoscere dettagli, modalità e per info su pasti e pernottamento, manda una mail a casalussu@gmail.com o chiama i numeri + 39 3398141786, + 39 3495360323. Riceverete risposta immediata.

 

[wm_button url=”http://www.ilibriaiutanoaleggereilmondo.it/file/documenti/2015/Come-scrivere-una-grande-storia-Armungia.pdf” target=”_blank” color=”red” size=”m” icon=”” class=””]Scarica la cartolina web[/wm_button]

Nel giorno della Festa dei Lavoratori, la storia di Adriano Olivetti: un industriale visionario che non ha solamente “creato lavoro”, ma ne ha fatto lo strumento privilegiato per la costruzione di una società di tipo nuovo, a misura d’uomo, una terza via alternativa al capitalismo e al socialismo. Una storia luminosa e piena di futuro, che Le Voci del Tempo raccontano mescolando musica e parole, emozioni e ricerca.

Venerdì 1 maggio 2015, ore 21.30
CAP10100, C.so Moncalieri 18, Torino
Info e prenotazioni www.cap10100.it
Telefono 011/6603725, Mail cap10100@gmail.com

Prima dello spettacolo, è previsto un incontro col filosofo Alberto Peretti dedicato al Lavoro Italiano, a ciò che lo distingue nel mondo e che lo rende una straordinaria opportunità per la rinascita economica e civile del nostro Paese.

“Direction Home. Un viaggio nell’Italia di Adriano Olivetti”

Adriano Olivetti è stato industriale, pensatore, editore, politico, urbanista: concepì la fabbrica come luogo in cui produrre bene e non soltanto beni, mezzo e non fine, cuore di una comunità nuova e alternativa al capitalismo e al socialismo. Lo spettacolo utilizza il linguaggio altrettanto visionario e senza tempo di Bob Dylan, dando vita a un suggestivo gioco di rimandi in cui la campana olivettiana (simbolo del Movimento Comunità) e quella dylaniana (metafora di libertà) paiono cantare assieme e sotto lo stesso cielo. “Direction Home” ha ispirato la realizzazione di “Adriano Olivetti, un secolo troppo presto”, il fumetto di Marco Peroni e Riccardo Cecchetti (Edizioni BeccoGiallo, terza ristampa) premiato con la “Miglior Sceneggiatura” al Festival Internazionale del Fumetto di Napoli “Comicon 2012” e definito da Furio Colombo “forse il più bel testo di politica contemporanea”.
Il merito inedito di questo lavoro è quello di liberare finalmente Adriano Olivetti dal tradizionale linguaggio con il quale fino a oggi la sua vicenda è stata affrontata. (Beniamino de’ Liguori Carino, direttore editoriale delle Edizioni di Comunità e consigliere della Fondazione Adriano Olivetti).

Alberto Peretti

Filosofo, counselor filosofico, formatore. Insegna Filosofia del Lavoro e delle Organizzazioni. Da tempo si occupa del tentativo di riconciliare lavoro e vita, logiche produttive e ricerca di una vita professionale degna di essere vissuta. Ha scritto, tra l’altro, “I giardini dell’eden. Il lavoro riconciliato con la vita”, Liguori; “La sindrome di Starbuck. Il lavoro attraverso la letteratura”, Guerini; “Il lavoro italiano come arte di vivere. Per una rinascita economica e civile”, Ipoc.

Dall’introduzione di Marco Peroni all’ultimo libro di Alberto Peretti “Il lavoro italiano come arte di vivere” (Ipoc)

Non si sente quasi mai parlare di lavoro vivo, ma di occupazione e disoccupazione, posti guadagnati e persi, norme e contratti, facilitazioni e tassazioni. Di praticantato, scatti, anzianità, pensionamento. Non si sente quasi mai parlare di cosa sappiamo fare, di cosa vogliamo fare, di cosa viviamo per fare. Di capolavoro, di maestria, di vocazioni, in definitiva di lavoro come dimensione in cui poter provare a vivere se stessi pienamente. Risultando poi, proprio per questo, autenticamente produttivi. Di questo passo, il rischio è duplice: da una parte, diventare esperti di una cosa solamente, e cioè di quello che non si è tenuti a fare; dall’altra, scambiare la modernità con l’invocare la Ripresa invece della Provvidenza (…). Ma come la bellezza comincia dallo sguardo e i valori dai comportamenti, e non viceversa, una nuova e più completa ricchezza non può che cominciare da un lavoro rinnovato. Una rivoluzione silenziosa di cui il nostro Paese ha un bisogno disperato. Occorre un pensiero che la prepari, finalmente non d’importazione, un intellettuale che la fondi su basi storiche e teoriche solide, che la proietti oltre l’intuizione. Ecco perché considero Peretti e questo suo libro così importanti: perché mi pare assolvano a questo difficile compito

Vi diamo il benvenuto nella versione aggiornata del sito, con due brevi stralci del discorso che Adriano Olivetti fece nel 1954, ad Ivrea, in occasione della tradizionale cerimonia alle Spille d’Oro ai dipendenti con almeno 25 anni di lavoro in fabbrica. Ha in sé il concetto di lavoro che condividiamo.
Buon Primo Maggio a tutti

discorso adriano(…) Ora i tempi, che non vorrei fossero troppo cambiati, non mi consentono di dedicare molto tempo, come vorrei, a ciascuno di voi, di parlare con le Spille d’Oro dei tempi passati, degli episodi comuni che hanno segnato il cammino della fabbrica tra ore difficili e ore liete, tra il vecchio e il nuovo, tra l’ordine e il disordine, tra il bene e il male di ogni umana vicenda. Ma la Spilla d’Oro sa che il cemento che ci lega è l’amore per l’opera che abbiamo insieme compiuta e alla quale ciascuno di noi ha dato, nella misura delle sue possibilità e in proporzione delle sue forze, tutto il suo contributo, con umiltà, pazienza, tenacia. La Spilla d’Oro sa che questi valori, talora oscuri, non sempre appariscenti stanno nel cuore di ognuno e nel cuore della fabbrica. C’è una lampada accesa, c’è una lampada accesa in questo cuore ed è la presenza del suo fondatore. Lo spirito dell’ing. Camillo aleggia su di noi, da questa statua onorata per la nostra protezione, per l’avvenire nostro, per le nostre più disperate speranze. La Spilla d’Oro sa che niente si improvvisa e che non si creano miracoli. La Spilla d’Oro ha visto 25 anni della vita di fabbrica e sa riconoscere il giusto dall’ingiusto, l’improvvisato dal meditato, il facile dal difficile, in una parola il bene dal male. Per questo le Spille d’Oro sono come pilastri fondamentali sui quali posa la saggezza della nostra fabbrica. I giovani guardano ad esse con riconoscenza perché esse hanno loro spianato il cammino, ora più facile, perché a loro volta essi preparino alle nuove generazioni una vita più alta e migliore. Di questa ansia di progresso siamo tutti partecipi, ma le Spille d’Oro rivendicano in un titolo di glorioso lavoro la loro parte cosi meritata. La Spilla d’Oro sa che il lavoro che egli ha dato per anni alla fabbrica e qualcosa di intimamente e profondamente suo, onde a poco a poco questo suo lavoro è divenuto parte della sua anima. Perciò in essa splende una luce interiore, perché essa appartiene allo spirito. (…)

(…) Per dar vita a questo nuovo mondo i ricchi e i potenti dovranno rinunciare alla corsa inconsiderata e indiscriminata verso una ricchezza sempre maggiore, alla vanità del potere e della effimera sua gloria. Sarà questo possibile senza un urto definitivo? A noi non spetta dar risposta, ma attendere con tenacia alle responsabilità che ci furono commesse e che ci siamo assunti. Perché le idee che nacquero in questa fabbrica, sotto l’indicazione del nostra maestro, ancorché tutt’altro che realmente realizzate – e per molti versi ancora lontane – potranno essere forse guida risolutiva al conflitto che rischia di gettare il nostro Paese in una nuova forma di involuzione politica, privandolo nuovamente delle liberta individuali. E guida all’Europa stessa, anche essa socialmente immobile nella sua disordinata attesa, al suo bivio inevitabile: da una parte le forme di una nuova società, dall’altra una nuova irreparabile catastrofe. Con queste preoccupazioni ma con rinnovata speranza, in questa lieta domenica di vigilia mi sia concesso, nello stringere la mano alle nuove 120 Spille d’Oro, dare loro testimonianza della riconoscenza di tutti; il nostro grazie più sincero per la loro fatica e l’augurio più alto per essi e per le loro care famiglie, affinché numerosi anni di salute e di serenità si aprano innanzi a loro nella protezione della Provvidenza di Dio, nei caldi e sereni sensi dell’affetto di tutti, di tutti coloro che li seguono passo passo dentro e fuori la nostra indimenticabile dimora di ogni giornata: la Fabbrica.

Discorso alle Spille d’Oro di Ivrea – Adriano Olivetti 1954

Rieccoci, dopo la chiusura a dicembre della quinta edizione del nostro progetto itinerante di promozione della lettura e della cultura, in attesa di inaugurare il nuovo sito, vorremmo darvi qualche aggiornamento e anticipazione. Dal mese di maggio, infatti, le nostre attività ripartiranno e andranno avanti fino al mese di dicembre.

L’edizione passata ci ha dato grandissime soddisfazioni e ci ha fatto conoscere, attraverso gli oltre venti paesi percorsi, luoghi e persone davvero interessanti. Abbiamo fatto tantissime attività, coinvolto persone di tutte le età e collaborato, in maniera costruttiva, con tante associazioni ed enti. In particolare con le Biblioteche e i bibliotecari, che sono davvero una grandissima ricchezza per il territorio.

La nuova edizione, in continuità con quella precedente, dedicata alle vite esemplari, si propone di ragionare su una delle dimensioni più importanti della vita, il lavoro, e rivalutarne il carattere generativo sull’esistenza. Stiamo lavorando all’idea e ai contenuti, per creare un percorso variegato, interessante e coinvolgente che attraverserà la Sardegna, con qualche tappa anche fuori dall’isola, in collaborazione con i numerosi e preziosi partner.

Le prime proposte saranno inserite nella sezione, ormai rodata, LABORATORIO EUROPA, nella quale sono state e saranno numerosissime le proposte formative legate al mondo della lettura, dei libri e dell’editoria, con una apertura a tutte le discipline, in maniera trasversale e un occhio vigile al contesto europeo.

A breve comunicheremo le attività previste per il mese di maggio… voi nel mentre leggete, leggete il più possibile!