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Dimentichiamo che noi stessi siamo terra (cfr Gen 2,7). Il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi
del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora.

dall’Enciclica “Laudato si – sulla cura della casa comune”, di Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio)

Dieci giorni fitti di appuntamenti, per rimettere al centro della riflessione e della pratica collettiva la Terra, la “casa comune dell’umanità”. L’Associazione Malik, organizzatrice della nona edizione della manifestazione “I libri aiutano a leggere il mondo – Siamo terra”, propone da giovedì 8 a domenica 18 novembre, una serie di incontri per una riflessione corale e laica, trasversale a tutte le culture.

In un’epoca in cui dominano le logiche del consumo indiscriminato del suolo e dei beni materiali, quello della “ecologia integrale” diviene un nuovo paradigma di giustizia, un invito a ritrovare la coscienza di un’origine comune, di un futuro condiviso. Attraverso la testimonianza di figure significative della società civile, dalla colour designer Vicky Syriopoulou all’architetto Laura Peretti, dal sociologo e saggista Guido Viale alla docente di economia politica e membro della Banca Etica suor Alessandra Smerilli, dallo scrittore e guardia forestale Daniele Zovi all’alpinista e giornalista Enrico Camanni, si cercherà di ricostruire un’idea nuova di società, autenticamente legata alla Terra.

I protagonisti degli incontri sono persone accomunate da un profondo legame con l’ambiente e dall’alto profilo professionale: guidate dai vari moderatori, e assieme alla partecipazione del pubblico, animeranno per dieci giorni gli incontri, aperti a tutti, che si terranno, a partire dalle 18, nella Sala Archi del Centro Culturale Il Lazzaretto, Via Dei Navigatori 1, Cagliari.

Intercettare le idee e gli strumenti per ricostruire il mondo in cui viviamo. Passando attraverso i temi caldi di questi tempi moderni: fame, salute, acqua, povertà, energia. E ancora: clima, pace, istruzione, occupazione, disuguaglianze. Questioni che si affrontano con un pensiero integrato e un potente cambio di rotta, con il concorso di forze politiche, economiche e sociali. Continuare ad agire e a pensare come nel passato, significa continuare a mantenere il nostro mondo, la nostra Terra, in una profonda crisi ambientale, economica, sociale. Per questo è richiesto l’impegno di tutti.

GIOVEDI’ 8 NOVEMBRE
h 18.00
COLORE, UMANIZZAZIONE DEGLI SPAZI, BENESSERE E SOSTENIBILITÀ

Incontro con la colour designer Vicky Syriopoulou, Responsabile Ricerca e Sviluppo OIKOS GROUP 
Introduce e modera Barbara Cadeddu, docente DICAAR – Università di Cagliari

Durante l’incontro si anticiperanno i contenuti del “Programma sperimentale di responsabilità sociale”, ovvero la riqualificazione cromatica dell’Istituto penitenziario per Minori di Quartucciu inserito nell’ambito del “Progetto Skillellè – Pronti per il mondo”, finanziato dal Fondo per il contrasto della Povertà Educativa Minorile.

Intervengono:
Giampaolo Cassitta – dirigente Centro di Giustizia Minorile
Giovanna Allegri – direttrice dell’Istituto penitenziario per Minori di Quartucciu
Stefano Asili – graphich designer
L’evento patrocinato dall’Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori e dall’Ordine degli Ingegneri della Città metropolitana di Cagliari e Sud Sardegna, che ai sensi del Regolamento per la formazione continua, 
riconoscono 1 CFP per la partecipazione al seminario

Vicky Syriopoulou
Color Designer e Colour Coach. Direttore Area Ricerca e Sviluppo OIKOS, azienda leader a livello mondiale nel settore della produzione di pitture e vernici a basso impatto ambientale. Dal maggio 2008 è Color Designer accreditata come membro di gruppi internazionali di Trend Forecasting, tra cui il Color Marketing Group, una realtà che riunisce esperti del colore e professionisti del design del colore, operatori di marketing, consulenti, educatori e artisti a livello mondiale. Relatrice accreditata per il Regno Unito di SBID (Society of British and International Design) e RIBA (Royal Institute of British Architects), è membro del Gruppo Italiano Colore, associazione nata nel 2012 con l’obiettivo di favorire l’aggregazione multi ed interdisciplinare di tutte quelle realtà e persone che in Italia si occupano del colore e della luce da un punto di vista scientifico, culturale e professionale. L’evento è patrocinato dall’Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori e dall’Ordine degli Ingegneri della Città metropolitana di Cagliari e Sud Sardegna che, ai sensi del Regolamento per la formazione continua, riconoscono 1 CFP per la partecipazione al seminario

Barbara Cadeddu
Ingegnere, PhD in Composizione Architettonica. Dal 2009 è professore a contratto alla Facoltà di Ingegneria e Architettura della Università degli Studi di Cagliari. Accanto all’attività didattica porta avanti quella di ricerca e lavora come consulente per enti pubblici e privati nel campo della rigenerazione urbana e sviluppo locale e nel settore dell’innovazione sociale. Dal 2013-2016 è stata Assessore con delega alla Pianificazione Strategica, Programmazione Comunitaria, Istituti di Partecipazione e Pari Opportunità per il Comune di Cagliari. Per Stefano Boeri Architetti è stata curatrice del Festival Internazionale di Architettura organizzato da Rcs Media Group (2011, 2012) e ha redatto il Piano di riqualificazione di iniziativa pubblica degli edifici con funzione residenziale a La Maddalena. Dal 2017 è consulente dell’Assessore al Turismo della Regione Sardegna.

VENERDI’ 9 NOVEMBRE
h 18.00
ABITARE UNA PERIFERIA. Dialogo tra un geografo e un architetto

Incontro con Maurizio Memoli, professore di Geografia urbana alla Facoltà di Ingegneria e Architettura dell’Università di Cagliari e l’architetto Laura Peretti, fondatrice dello StudioInsito
Introduce e modera Barbara Cadeddu, docente DICAAR – Università di Cagliari
Interviene Francesca Ghirra, assessore all’Urbanistica e Pianificazione Strategica del Comune di Cagliari

A Roma, dove i “quartieri della Legge urbanistica 167” hanno mangiato la campagna, il Corviale è un edificio-città per 8500 abitanti condensati in 23 metri di spessore, otto piani e 1 km di lunghezza. A Cagliari, il Sant’Elia è un quartiere di moderni palazzoni in cemento armato che convive con l’edilizia minuta della borgata marinara nata nel dopoguerra per confinare i meno abbienti e consegnare il centro cittadino alla ricostruzione. C’è bisogno di immergersi per raccontarli questi giganti e di manipolarne la topografia per provare a liberarli e promuovere un cambiamento.
L’evento patrocinato dall’Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori e dall’Ordine degli Ingegneri della Città metropolitana di Cagliari e Sud Sardegna, che ai sensi del Regolamento per la formazione continua, 
riconoscono 1 CFP per la partecipazione al seminario

Laura Peretti
Architetto con esperienze di livello internazionale. Ha studiato e lavorato prima a Venezia poi a Milano passando per gli studi di Gregotti, Gae Aulenti, Aldo Rossi, Pierluigi Cerrie, e a Porto con i maestri E. Souto de Moura e A. Siza (entrambi Pritzker Prize). Ha insegnato Progettazione all’Accademia di Architettura di Mendrisio, con K. Frampton ed è stata Visiting Professor in varie università americane.
Nel 2005 fonda lo StudioInsito che raggruppa un network di diverse professionalità specifico per ogni progetto: architetti, ingegneri, artisti, esperti di ambiente e di sostenibilità, sociologi ed esperti nei vari settori. Lavora in Azerbaijan, Cina, Svizzera, e nel 2015 vince il concorso per “Rigenerare Corviale”, mostra alla Biennale di architettura di Venezia 2018.

Maurizio Memoli
Professore ordinario di Geografia urbana alla Facoltà di Ingegneria e Architettura dell’Università di Cagliari, è membro del Comitato direttivo della Società Geografica Italiana. Ha insegnato come guest professor in diversi atenei tra cui il Centre de Recerche sur l’Habitat – Ecole Nationale d’Architecture Paris-Val de Seine; Université de Montréal; Universidade Federal de Bahia; Universidad de La Habana. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la geografia urbana nel Mediterraneo e in America Latina. Negli ultimi anni, con un gruppo di ricerca multidisciplinare, sperimenta metodologie visuali di ricerca, di “geotelling” e di narrazione geografica attraverso la fotografia, il video, il web. Ha prodotto alcuni film e documentari per il web tra cui: “Al Centro di Tunisi” (2013), “Murat il geografo” (2015); “Sant’Elia – Frammenti di uno spazio quotidiano” (2017) premiato al Festival di Capodarco nel 2017.

ore 19.00
SLESSICO FAMILIARE – PAROLE USURATE, PROSPETTIVE APERTE
Incontro col sociologo e saggista Guido Viale
Introduce e modera Andrea Mameli, divulgatore scientifico

“Le parole della politica – ma anche quelle dell’economia, della psicologia, del giornalismo, dell’accademia, perché tutto ormai è politica – sono logorate dall’uso che ne fa la cultura mainstream, che è da sempre quella delle classi al potere”.
Più di 100 parole (Terra, Ecologia, Profughi, Sobrietà, Conversione) vengono analizzate e rilette in un’originale interpretazione economica-sociale. Guido Viale prova a stilare un repertorio per i tempi a venire, cercando di dare nuove prospettive alle parole usurate con cui conviviamo ma che meritano nuova linfa vitale.

Guido Viale
Sociologo e saggista, ha lavorato in diverse società di ricerca, consulenza e progettazione in ambito economico, sociale e ambientale e svolge un’intensa attività pubblicistica. Collabora coi quotidiani La Repubblica e il Manifesto e con numerose riviste. Tra le sue pubblicazioni: “Un mondo usa e getta – La civiltà dei rifiuti e i rifiuti della civiltà” (Feltrinelli, 1994 e 2000); “La parola ai rifiuti – Letture sull’aldilà delle merci” (Edicom, 2007); “Azzerare i rifiuti – Vecchie e nuove soluzioni per una produzione e un consumo sostenibili” (Bollati Boringhieri, 2008); “La civiltà del riuso – riparare, riutilizzare, ridurre” (Laterza, 2010); “La conversione ecologica – There is no alternative” (NdAPress, 2011); “Virtù che cambiano il mondo – Partecipazione e conflitto per i beni comuni”, (Feltrinelli, 2013); “Si può fare” (NdA Press 2014).

Andrea Mameli
Responsabile del Programma Comunicazione del CRS4, ha conseguito la Laurea in Fisica (Università di Cagliari) nel 1995 e il Master in Comunicazione della Scienza (Sissa, Trieste) nel 1999. Tra gli interessi principali, la comunicazione della scienza attraverso svariate modalità di rappresentazione (seminari, animazioni, teatro, web, social media, fumetti, radio, video). Su questi temi pubblica su riviste di settore, in atti di convegni, su quotidiani e blog. Viene chiamato a coordinare tavole rotonde e seminari. Nel 2007 ha organizzato, per conto del CRS4, la prima edizione del Master in Comunicazione della Scienza dell’Università di Cagliari, in collaborazione con INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e Ordine dei giornalisti della Sardegna. Dal 2016 si occupa anche di Accessibilità Universale. Nel 2018 ha coordinato il progetto Lab Boat, navigare con la scienza.

SABATO 10 NOVEMBRE
h 18.00
FEMMINISMO È IN ANTITESI CON MASCHILISMO? Ragazze di ieri, ragazze di oggi

Proiezione di Femminismo! documentario firmato da Paola Columba
Incontro con la regista Paola Columba e il regista e produttore cinematografico Fabio Segatori
Introduce e modera Ester Cois, ricercatrice e docente di Sociologia del Territorio

Il documentario Femminismo! firmato da Paola Columba mette a confronto le testimonianze delle giovani donne di oggi (le ragazze della Youtube generation), con le cosiddette femministe “storiche” italiane: da Emma Bonino a Dacia Maraini, Luisa Muraro, Lidia Ravera, Lea Melandri. A seguire, l’incontro con la regista Paola Columba e l’autore, sceneggitore e regista Fabio Segatori sui contenuti del libro Il femminismo è superato. Falso! (Laterza, 2018).

Paola Columba
Autrice e regista, con un passato da giornalista al “Il Messaggero”. Il suo documentario “Femminismo!” ha ricevuto la Menzione Speciale ai Nastri d’Argento 2017 ed è stato distribuito in molte città, provocando accesi dibattiti. Attualmente è utilizzato in un corso di studi al Wellesley College di Boston. Il suo film d’esordio “Legami di sangue”, Premio Flaiano “Miglior Opera Prima” è stato selezionato in numerosi festival nazionali e internazionali. Ha scritto e diretto cortometraggi, tra i quali “Libere” su un’esperienza teatrale nel carcere femminile di massima sicurezza di Vigevano, e testi teatrali interpretati, tra gli altri, da Piera Degli Esposti e Lucia Poli. I suoi drammi “Il canto di Genet”, “Nodo al cuore”, “Il segreto” sono pubblicati da Editori&Associati e Sipario. La sua commedia “Ragazze a mano armata” ha vinto il premio “Drammaturgia oggi”.

Fabio Segatori
è regista e produttore cinematografico. Ha diretto Hollywood Flies, con Vinnie Jones e Casper Van Dien, girato in America e distribuito in 38 paesi, Terra Bruciata con Giancarlo Giannini, Raoul Bova, Michele Placido con una debuttante Bianca Guaccero e Ragazze a mano armata con Nino Frassica. È autore di 20 tra documentari e corti, presentati in una retrospettiva dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.
Tra questi, Guerrieri e Football Gladiators distribuito in 106 paesi, oltre a ritratti di Werner Herzog, Tsui Hark e a un reportage sugli italiani a Hollywood. Nel 2009 ha prodotto il film Legami di Sangue di Paola Columba (Premio Flaiano) e il documentario Femminismo! Di Paola Columba, Menzione Specile ai Nastri d’Argento, distribuito in 33 città italiane e presentato all’Università Wellesley di Boston. A Hollywood ha coprodotto il supernatural thriller The Ghostmaker di Mauro Borrelli.

Ester Cois
Ricercatrice e professoressa aggregata in Sociologia del Territorio per il Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni dell’Università di Cagliari, è titolare della cattedra di Sociologia Urbana per il corso di laurea magistrale in Architettura. Ha conseguito un PhD in Ricerca Sociale Comparata sui temi della Sociologia della famiglia, dell’infanzia e del genere all’Università di Torino, ed è Editing Manager della Rivista Scientifica Internazionale “Sociologica. Italian Journal of Sociology on line”. Dal 2006 è coordinatrice scientifica e membro della Segreteria organizzativa della Scuola Nazionale di Sviluppo Locale “Sebastiano Brusco” e managing editor della collana di monografie scientifiche “Sviluppo e Territori” edita da Rosenberg & Sellier (Torino).

DOMENICA 11 NOVEMBRE
h 18.00
LE PERSONE AL CENTRO DI UN’ECONOMIA CHE VA DALLA LINEA AL CERCHIO

Emanuele Bompan, giornalista e geografo dialoga con Suor Alessandra Smerilli, docente di economia politica ed elementi di statistica alla Pontificia Facoltà di Scienze dell’educazione “Auxilium”.
Introduce e modera Mauro Tuzzolino, presidente dell’associazione Eutropia

Quando l’economia è civile? Quando la persona è al centro, quando si può parlare di gratuità e quando le relazioni non sono strumentali, ma rappresentano un fine. Secondo la visione dei due protagonisti dell’incontro, si tratta di prendere la linea retta sottesa all’attuale sistema economico, che preleva, trasforma, vende e butta, indifferente alle conseguenze dei cambiamenti climatici, alle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, al grado di inquinamento e distruzione della biodiversità, per piegarla fino a trasformarla in un cerchio.

Suor Alessandra Smerilli
Religiosa appartenente alla congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice (dette anche Salesiane di Don Bosco), insegna Economia politica ed elementi di Statistica alla Pontificia Facoltà di Scienze dell’educazione “Auxilium” di Roma. Socia fondatrice e docente della Scuola di Economia Civile, è membro del comitato etico di Etica Sgr-Banca Popolare Etica. Autrice di numerosi testi e articoli di economia etica, ha pubblicato “Pillole di economia civile e del ben vivere” (Ecra libri, 2018).

Emanuele Bompan
Giornalista e geografo. Si occupa di cambiamenti climatici, energia, innovazione, economia ambientale e politica internazionale. Collabora con La Stampa, BioEcoGeo, Materia Rinnovabile, Equilibri. Ha un dottorato in Geografia e Storia all’Università di Bologna e collabora con Ministeri, Fondazioni e laboratori think-tank. Ha scritto “Bioarchitettura” (Hachette, Milano 2013) e “Il mondo dopo Parigi. L’accordo sul clima visto dall’Italia: prospettive, criticità e opportunità” (Edizioni Ambiente, Milano 2016). Per quattro volte ha vinto il Premio Innovation in Development Reporting del Centro europeo di giornalismo; il Premio Middlebury Environmental Journalism Fellowship e, nel 2015, è stato insignito del titolo “Giornalista per la Terra” da Earth Day Italia e Ministero dell’Ambiente. Ha svolto reportage in 60 paesi su temi ambientali e climatici.

Mauro Tuzzolino
manager, esperto di sviluppo locale e ricerca sociale, opera nell’ambito della consulenza alla PA e all’impresa. Già Amministratore Delegato di Sviluppo Italia Sardegna ha maturato un’esperienza ventennale sulle politiche di territorio, di sviluppo locale, di supporto all’impresa e sulle politiche attive del lavoro. Vanta alcune pubblicazioni frutto di collaborazioni con primari istituti di ricerca, come l’AASTER e il CNEL. Fondatore e Presidente dell’associazione Eutropia, si occupa anche di management culturale e della formazione

ore 19.00
COME RISCOPRIRE LO SPIRITO DEL BOSCO
Incontro con Daniele Zovi, guardia forestale a scrittore sui contenuto del libro: ”Alberi sapienti, antiche foreste – come guardare, ascoltare e avere cura del bosco” (Utet, 2018)

Introduce e modera Gianluca Cocco, Direttore del Servizio sostenibilità ambientale e sistemi informativi della Regione Sardegna

Camminatore infaticabile e sensibilissimo osservatore della natura, Daniele Zovi ha pubblicato un manuale d’amore per raccontare, con competenza e passione, storie di boschi e foreste per portarci a recuperare un legame con gli alberi, imparando a conoscerli e amarli. Un modo per ritrovare noi stessi, per metterci in contatto con le nostre radici.

Daniele Zovi
Nato a Roana e cresciuto a Vicenza, si è laureato in Scienze Forestali a Padova e per quarant’anni ha prestato servizio nel Corpo Forestale dello Stato, prima come ufficiale e poi come dirigente. Nel 2017 è stato nominato generale di brigata del comando carabinieri-forestale del Veneto ed è uno dei maggiori esperti in materia di animali selvatici, autore di diversi trattati sul tema.

Gianluca Cocco
Laureato in ingegneria, è Dirigente presso la Regione Autonoma della Sardegna dal 2011, attualmente è Direttore del Servizio sostenibilità ambientale e sistemi informativi presso l’Assessorato della difesa dell’ambiente. È stato libero professionista, ufficiale dell’Aeronautica Militare, ingegnere a Roma presso Telecom Italia Mobile – TIM (1997-1999) e Ufficiale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale (CFVA) della Regione Sardegna (1999 – 2011)

GIOVEDI’ 15 NOVEMBRE
ore 18.30
VERSO UN NUOVO MATTINO – LA MONTAGNA E IL TRAMONTO DELL’UTOPIA
incontro con Enrico Camanni, alpinista e giornalista

All’inizio degli anni Settanta nasce un movimento ribelle. Sono giovani contestatori dai capelli lunghi e dagli abiti irriverenti. Solo che alle piazze preferiscono le montagne e cercano in parete il loro altrove e un diverso rapporto con la vita e con la natura. Li chiamano i ragazzi del Nuovo Mattino e questa è la loro storia, utopistica e tragica. Le storie di questo libro raccontano il passaggio dall’utopia del Nuovo Mattino alla materialità delle prestazioni sportive, dall’incertezza del sogno alle sirene del mercato. Disegnano la metafora della società italiana e di quello che siamo oggi. Nell’anniversario del 1968 spiegano la fine di un’epoca e ne abbozzano una nuova, più arrendevole e disincantata.

Enrico Camanni
alpinista e giornalista torinese, ha fondato e diretto il mensile “Alp” e la rivista internazionale “L’Alpe”. Oggi collabora con “La Stampa”. Ha scritto libri di storia e letteratura dell’alpinismo, trattando le Alpi contemporanee con La nuova vita delle Alpi (Bollati Boringhieri 2002), Il Cervino è nudo (Liaison 2008) e Storia delle Alpi (Biblioteca dell’Immagine 2017). Ha scritto sei romanzi ambientati in diversi periodi storici e ha curato i progetti scientifici del Museo delle Alpi al Forte di Bard, del Museo interattivo al Forte di Vinadio e del Museo della Montagna di Torino. È vicepresidente dell’associazione “Dislivelli”

VENERDÌ 16 NOVEMBRE 
ore 18.00
MALATERRA – COME HANNO AVVELENATO L’ITALIA
Incontro con la giornalista Marina Forti

Per decenni gli scarti delle attività industriali sono finiti nella terra che abitiamo. Il fumo delle ciminiere ha impestato l’aria; gli scarichi hanno avvelenato l’acqua. Conviviamo, e conviveremo a lungo, con la diossina nei giardini pubblici, il piombo nei terreni, il Pcb e gli idrocarburi nelle falde idriche. Marina Forti ci porta in alcuni dei luoghi più inquinati d’Italia e ce ne racconta la storia, le bonifiche mancate, la mobilitazione dei cittadini, l’emergere di una coscienza ambientalista, lo scontro tra le ragioni del lavoro e quelle della salute.
 
Marina Forti
giornalista, ha lavorato al quotidiano “il manifesto”, dove si è occupata di immigrazione, ambiente e attualità internazionale, ricoprendo gli incarichi di caporedattore e caposervizio esteri. Come inviata ha viaggiato a lungo in Iran, nel subcontinente indiano e nel sud-est asiatico. Oggi collabora con “Internazionale”. Per la sua rubrica “terraterra”, storie di ambiente e conflitti per le risorse naturali, ha avuto nel 1999 il premio ‘giornalista del mese’, noto come Premiolino. Ha pubblicato La signora di Narmada. Le lotte degli sfollati ambientali nel Sud del mondo (Feltrinelli 2004, premio Elsa Morante per la comunicazione 2004) e Il cuore di tenebra dell’India. Inferno sotto il miracolo (Bruno Mondadori 2012)

SABATO 17 NOVEMBRE 
ore 19.00
MA LÌ DOVE SONO NATA VORREI TORNARE
Monologo di Chiara Lutri, regia di Paolo Floris, musiche di Giuseppe Licheri
liberamente tratto dal libro di Giacomo Mameli “Come figlie, anzi”, edizioni Cuec
Introduce il monologo l’autore Giacomo Mameli

Tratto dal libro “Come figlie, anzi”- edizioni Cuec – di Giacomo Mameli, il monologo teatrale “Ma lì dove sono nata vorrei tornare” racconta la vicenda di due donne migranti, Maricica e Feimata che, pur provenienti da due Paesi di due Continenti diversi e lontani fra loro, la Romania e l’Eritrea, sono accomunate da un unico destino: la fuga da una drammaticità quotidiana contrassegnata dalla guerra, dai campi profughi, dalla povertà, dalla violenza domestica e il viaggio verso l’Italia. Qui un lavoro come “badante” offrirà loro la possibilità di un riscatto sociale e la speranza di un futuro migliore per i propri figli. Resiste, però, un sogno: tornare dove sono nate. Con un lavoro, il rispetto, l’indipendenza. Due storie diverse, sulla scena un’unica attrice (che da bianca, sulla scena, si trasforma in nera) per raccontare le migrazioni moderne.

Giacomo Mameli
Giornalista. Autore di testi di sociologia economi-ca (“Non avevo un soldo”, “Sedici ore al giorno”, “Sardo sono”, “La Sardegna di dentro, la Sardegna di fuori”) e di testi di narrativa (“La ghianda è una ciliegia”, “Le ragazze sono partite”, “Il forno e la sirena”, “Come figlie, anzi”), tutti editi dalla Cuec. È direttore artistico del festival letterario “Settesere, settepiazze, settelibri”di Perdasdefogu.

Chiara Lutri
Caserta, 1994. Ha studiato a Catania presso la scuola di recitazione Giovanni Grasso e a Roma presso Fondamenta – La scuola dell’attore, diretta da Giancarlo Sammartano. Consegue il diploma nel 2018. All’esterno del percorso accademico ha affrontato percorsi formativi con Giorgia Trasselli, Alessandro Quarta, Ivana Chubbuck, Massimo de Ceccon, Massimo de Rossi, Graziano Piazza, Francis Pardeilhan. Comincia il suo percorso lavorativo a Catania, diretta da Giuseppe Carbone (2014/2015). Dal 2016 partecipa al festival “Le Dionisiache” al Teatro Antico di Segesta dove è andata in scena diretta da Sergio Basile (“” di Pier Paolo Pasolini 1960, 2016 ) e Giancarlo Sammartano (Oreste di Euripide, 2017 ).

DOMENICA 18 NOVEMBRE
EVENTO DI CHIUSURA DELLA MOSTRA “PUO’ UN POSTER CAMBIARE IL MONDO?”
ore 18.30 

Fino a domenica 18 novembre sarà visitabile la mostra “Può un poster cambiare il mondo? Comunicazione visiva e utopia del possibile” – FREEDOM MANIFESTO – Humanity on the move | Umanità in movimento, a cura di Fulvio Caldarelli, Armando Milani e Maurizio Rossi, ideata e organizzata dal Centro interdisciplinare di ricerca sul paesaggio contemporaneo, in collaborazione con CAP09, Progetto grafico e allestimento di Blueforma e Associazione culturale Malik. Con il patrocinio di Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Cagliari, AGI – Alliance Graphique Internationale, AIAP – Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva, Comunità di Sant’Egidio, RAI

Piazzale Lazzaretto – 09126 Cagliari – martedì-domenica 9.00-13.00 / 16.00 -20.00 – lunedì chiuso

– Ingresso gratuito

Autori in mostra VALENTINA AGRIESTI/ STEFANO ASILI / RUEDI BAUR / ERIN BAZOS /FÉLIX BELTRÁN / MAURO BUBBICO / MARLENE BUCZEK / ANGELO BUONUMORI / FULVIO CALDARELLI / ELIO CARMI / GINETTE CARON / FANG CHEN / ALESSIO COSMA / ROBERTO DEL BALZO/ FRANCESCO DONDINA / ERIKA GIUSTI / MILTON GLASER / PUYA HABIBZADEHKAVKANI / GIANNI LATINO / GLI IMPRESARI / ITALO LUPI / ALAIN LE QUERNEC / GIOVANNI LUSSU /ARMANDO MILANI / MAURIZIO MILANI / GERMAN MONTALVO/ RICARDO SALAS MORENO / ANTONIO PACE / MARIO PIAZZA / ANTONIO ROMANO / MICHELE REGINALDI / MICHELE SANTELLA / FILIPPO SASSOLI / ASTRID STAVRO / STUDIO ORIGONI STEINER / PARISA TASHAKORI / PAOLO TASSINARI / LUIGI VERNIERI / MARIO FOIS (VERTIGO DESIGN) / HEINZ WAIBL / ZUP DESIGN

MILTON GLASER untitled (2017)

Può un poster cambiare il mondo? Comunicazione visiva e utopia del possibile.

Il Centro di ricerca interdisciplinare sul paesaggio contemporaneo ha lanciato nel 2017 un appello ad artisti e visual designer di fama internazionale per raccogliere il loro punto di vista su un fenomeno che è sotto gli occhi di tutti: la migrazione di uomini e donne in fuga dalla guerra, dalla miseria, dalla sopraffazione.
Interrogati sul diritto fondamentale alla Libertà, gli autori coinvolti hanno risposto con una riflessione in forma di poster, mezzo di comunicazione scelto per diffondere – tra parole e immagine – il loro messaggio. Primo risultato, la grande mostra collettiva “FREEDOM MANIFESTO. Humanity on the move / Umanità in movimento” svoltasi nell’autunno 2017 al Museo Centrale Montemartini di Roma.

A un anno di distanza, l’immigrazione resta ancora oggi un tema di dolorosa attualità sociale e politica: risvegliare le coscienze e sollecitare nuove percezioni sull’umanità in movimento continua ad essere la sfida dell’edizione 2018 di Freedom Manifesto, organizzata dal Centro in collaborazione con CAP09.
Il nuovo allestimento, concepito da Associazione Malik e Blueforma, abita un luogo storicamente emblematico, sede della nostra memoria collettiva: il Lazzaretto di Cagliari, edificato nel XVII secolo come spazio di quarantena per uomini, merci e animali provenienti da paesi colpiti da epidemie, affidati alle cure di monaci e medici; e sempre qui, nel secondo dopoguerra, trovarono ricovero gli sfollati della città distrutta dai bombardamenti.

Il manifesto, forma di comunicazione di massa esplosa nella seconda metà del XIX secolo, continua a rappresentare il medium più immediato per esporre messaggi davanti ai nostri occhi distratti. Nelle intenzioni dei curatori della mostra – Fulvio Caldarelli, Armando Milani e Maurizio Rossi – la volontà di “reclamare” e “pubblicizzare” punti di vista che sembrano non trovare più spazio nel paesaggio contemporaneo.

Questa edizione cagliaritana di Freedom Manifesto è parte integrante del programma di eventi che anima la nona edizione de “I libri aiutano a leggere il mondo – IX edizione Siamo Terra” ideata e organizzata dall’Associazione Malik, con il sostegno di Regione Autonoma della Sardegna e Comune di Cagliari.

Ad impreziosire il curioso mini-catalogo della mostra, pubblicato nel classico formato dei manifesti per affissione (70 x 100 cm), il contributo critico del sociologo Alberto Abruzzese che scrive: “Il manifesto storico – con tutte le sue appendici tardo-moderne e post-moderne – è stato lo strumento di persuasione o dissuasione di soggetti sociali individuati nel loro ruolo politico e professionale. Ora dovrebbe aprirsi la fase di una comunicazione attenta alla vocazione delle persone, al senso rimosso della vita vissuta piuttosto che alla professione alla quale essa stessa ci costringe”.

Insieme ai poster realizzati per l’occasione da maestri del graphic design contemporaneo – come Félix Beltrán, Ginette Caron, Milton Glaser, Alain Le Quernec, Italo Lupi, Astrid Stavro, Heinz Waibl – l’esposizione ha il merito di presentare al pubblico italiano una nutrita rassegna di autori provenienti da tutto il mondo, tra i più interessanti della nuova generazione.

La mostra, con il patrocinio di RAI, AGI (Alliance Graphique Internationale) e AIAP (Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva), si svolge anche sotto il significativo patrocinio della Comunità di Sant’Egidio, movimento laicale internazionale fondato a Roma nel 1968, da sempre impegnato nell’accoglienza e nell’integrazione di immigrati e rifugiati.

Autori in mostra VALENTINA AGRIESTI/ STEFANO ASILI / RUEDI BAUR / ERIN BAZOS /FÉLIX BELTRÁN / MAURO BUBBICO / MARLENE BUCZEK / ANGELO BUONUMORI / FULVIO CALDARELLI / ELIO CARMI / GINETTE CARON / FANG CHEN / ALESSIO COSMA / ROBERTO DEL BALZO/ FRANCESCO DONDINA / ERIKA GIUSTI / MILTON GLASER / PUYA HABIBZADEHKAVKANI / GIANNI LATINO / GLI IMPRESARI / ITALO LUPI / ALAIN LE QUERNEC / GIOVANNI LUSSU /ARMANDO MILANI / MAURIZIO MILANI / GERMAN MONTALVO/ RICARDO SALAS MORENO / ANTONIO PACE / MARIO PIAZZA / ANTONIO ROMANO / MICHELE REGINALDI / MICHELE SANTELLA / FILIPPO SASSOLI / ASTRID STAVRO / STUDIO ORIGONI STEINER / PARISA TASHAKORI / PAOLO TASSINARI / LUIGI VERNIERI / MARIO FOIS (VERTIGO DESIGN) / HEINZ WAIBL / ZUP DESIGN

Official webiste:freedom-manifesto.it
Ufficio Stampa:Centro interdisciplinare di ricerca sul paesaggio contemporaneo
centroricerca@blueforma.it

FREEDOM MANIFESTO – Humanity on the move | Umanità in movimento

A cura di Fulvio Caldarelli, Armando Milani, Maurizio Rossi 

Ideazione e organizzazione
Centro interdisciplinare di ricerca sul paesaggio contemporaneo
In collaborazione con CAP 09

Progetto grafico e allestimento
Blueforma
Associazione Malik

Exhibition leaflet
Contributo critico
Alberto Abruzzese
Edizioni Centro interdisciplinare di ricerca sul paesaggio contemporaneo

Con il sostegno di
Regione Autonoma della Sardegna
Comune di Cagliari

Con il patrocinio di
AGI – Alliance Graphique Internationale
AIAP – Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva
Comunità di Sant’Egidio
RAI

Sponsor tecnico
Rubettino Print

INFO MOSTRA FREEDOM MANIFESTO – Humanity on the move / Umanità in movimento

Lazzaretto di Cagliari – 1 novembre – 18 novembre 2018

Lazzaretto di Cagliari – Centro culturale d’arte
Piazzale Lazzaretto – 09126 Cagliari
Tel. +39 070 3838085
info@lazzarettodicagliari.it

Orario
martedì-domenica 9.00-13.00 / 16.00 -20.00
lunedì chiuso
Ingresso gratuito