foto-blog-lynda-iiVenerdì 17 marzo, alle ore 18.30, in collaborazione con lo storico partner Associazione dei sardi in Torino A. Gramsci e con il Movimento per l’Autosviluppo l’Interscambio e la Solidarietà (M.A.I.S. ONG) di Torino, si propone

Aguas de oro, un viaggio nelle miniere del mondo, un nuovo ed interessante appuntamento nella sede del Polo del 900, in Via del Carmine 14, a Torino
Un incontro per ragionare intorno al tema dell’estrazione mineraria nel mondo e alle conseguenze, mettendo a confronto due realtà come l’Europa e l’America Latina, solo apparentemente molto lontane.
Da una parte la miniera d’oro di Furtei, nel sud Sardegna e dall’altra, quella di Conga sulla Ande Peruviane.
Furtei, ex miniera d’oro, un sogno nato e tramontato nel giro di 10 anni, fino alla fuga, seguita dal fallimento nel 2009, senza alcuna bonifica del concessionario. L’eredità lasciata dagli australiani della Sardinia Gold mining Spa sono colline sventrate, corsi d’acqua che scendono dalle colline dell’ex giacimento aurifero contaminati dai reflui al veleno (arsenico, cianuro, cadmio, zinco, manganese) provenienti dai bacini della miniera dismessa.
Conga sulla Ande Peruviane, la più grande dell’America latina dove la multinazionale Yanacocha, di proprietà della Newmont Corporation, ha acquistato i terreni della zona per ampliare la miniera d’oro omonima e sviluppare il progetto estrattivo. Al progetto si oppone da anni Máxima Acuña Chaupe, l’attivista che vive a 4200m nelle Ande peruviane e nel cuore di Conga, e non lascia la sua terra, nonostante le violenze fisiche e psicologiche che subisce quotidianamente e tutta la comunità contadina di Santa Rosa. Il progetto Conga prevede la realizzazione di due miniere a cielo aperto, due depositi di materiali di scavo con la conseguente distruzione di colline e bacini d’acqua naturali per 3000 ettari. Nel 2016 Máxima Acuña ha vinto il premio Goldman per l’ambiente per l’America Latina, il riconoscimento assegnato ogni anno a sei attivisti del mondo che lottano per proteggere e migliorare l’ambiente naturale dove vivono, spesso correndo gravi rischi personali.

Questo il programma:

Proiezione del reportage Aguas de OroLa storia di Maxima Acuña Chaupe, realizzato da Simona Carnino, con la collaborazione tecnica di Luciano Gorriti Robles. La giornalista freelance e regista del documentario sarà in collegamento Skype dal Guatemala.

Seguono gli interventi:
L’estrazione mineraria: una prospettiva globale, a cura di Flaviano Bianchini, fondatore e ideatore di Source International ong;
Peace walking man, di Chiara Cattai, del gruppo d’appoggio alle iniziative di John Mpaliza, CISV Onlus, Comunità Impegno Servizio Volontariato ONG, un’associazione comunitaria, impegnata nella lotta contro la povertà e per i diritti umani, realizza progetti di cooperazione internazionale, con l’obiettivo di favorire l’autosviluppo delle comunità locali, in appoggio alle organizzazioni contadine e alla società civile
Carlo Porcedda, giornalista freelance e autore di “Lo sa il vento” (ed. Ambiente)
Emanuele Madeddu, tecnico minerario, ex dipendente della Sardinia Gold Mining

Modera Enzo Cugusi – Associazione dei Sardi in Torino Antonio Gramsci