Venerdì 27 ottobre alle ore 18, alla Manifattura Tabacchi di Cagliari, Paolo Piras, inviato esteri Tg3, modera una tavola rotonda tra Stefano Boeri, architetto e urbanista, Viola Carofalo, attivista Centro Sociale Ex-Opg di Napoli, e Giovanna Cavallo, attivista Associazione Baobab di Roma.
Entrano nella cronaca visibile spesso dalla porta sbagliata: quella dell’ordine pubblico, degli sgomberi, delle manganellate. In realtà, gli spazi sociali sono una realtà tra le più interessanti, controverse e vitali degli ultimi decenni. Spesso le occupazioni di immobili danno vita a operazioni di supplenza sociale di ampio respiro, che finiscono col dare risposte aggiuntive e alternative a bisogni che il pubblico non riesce ad affrontare: diritto all’accoglienza, alla salute, all’istruzione, alla casa. Non di rado persino il tessuto urbano circostante si ridisegna intorno agli spazi sociali e alle loro funzioni.
I rapporti con le istituzioni sono profondamente diversi di città in città, di regione in regione. Per molti comuni la soluzione unica è lo sgombero, così come per molti centri sociali l’antagonismo è una scelta non negoziabile. Ci sono anche sindaci che cooptano in giunta rappresentanti delle realtà occupate, leggi regionali come quella sull’autorecupero nel Lazio, e tentativi di “legalizzare” (e magari “normalizzare”) il fenomeno. Di certo il ruolo evidente di molti spazi sociali porta con sé tante domande sui diritti, sui doveri dello stato e dei cittadini, su come cambia ed evolve lo spazio quando mutano le “regole del gioco“.
La partecipazione da diritto a n 2 CFP per gli Architetti Cagliari.
Stefano Boeri (Milano, 1956) è Professore Ordinario di Urbanistica presso il Politecnico di Milano. Ha insegnato come guest professor in diversi Atenei internazionali, quali la Harvard Graduate School of Design di Cambridge. Oggi dirige il Future City Lab della Tongji University di Shanghai, un programma di ricerca post-dottorato dove si anticipa la mutazione delle metropoli planetarie. È stato Assessore alla Cultura del Comune di Milano (2011- 2013). Dal 2015 fa parte del comitato scientifico della Galleria degli Uffizi di Firenze. Boeri è stato direttore delle riviste internazionali «Domus» (2004-2007) e «Abitare» (2007-2011) e ha pubblicato numerosi articoli e libri tra cui L’anticittà (Laterza, 2011), Fare di più con meno (il Saggiatore, 2012), A vertical forest. Instructions booklet for the prototype of a forest city (Corraini, 2015) e La città scritta (Quodlibet Edizioni,2016). Nel 2009 Stefano Boeri, con Richard Burdett, Jacques Herzog e William McDonough, viene chiamato a far parte della consulta degli architetti di EXPO 2015. Con il suo studio, realizza progetti urbani e architetture, tra cui il Bosco Verticale (International Highrise Award-2014 e premio come più bel grattacielo del mondo insignito dal CTBUH- 2015). Attualmente lo studio è impegnato in progetti internazionali come il Master Plan per Tirana2030 e progetti pubblici e residenziali in Cina.
Giovanna Cavallo (Napoli, 1977), attivista dal 1995, si occupata di diritti umani e della tutela dei migranti e rifugiati. Esperta in politiche delle migrazioni e dell’accoglienza, dopo gli studi umanistici si specializza nel settore delle politiche sociali. Dal 2003 coordina gli sportelli “Agenzia Diritti” del V Municipio, offrendo servizi sociali gratuiti. Da 3 anni è commissario ANCI nella commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Roma, dove svolge attività di formazione in materia di asilo politico per conto di EASO (euopean asylum support office). È attiva come volontaria dell’associazione Baobab experience (area legale e rapporti con la Questura).
Viola Carofalo (Napoli, 1980), attivista ex-OPG “Je so’ pazzo” di Napoli. L’ex ospedale psichiatrico di Sant’Eframo è stato occupato nel marzo del 2015 dopo essere stato abbandonato all’incuria per 7 anni. Lo spazio è stato restituito alla comunità e si sono sviluppate al suo interno pratiche di mutualismo, lotta e solidarietà. Attualmente ospita uno sportello medico e uno legale, un doposcuola e un asilo, corsi di lingua, teatro, fotografia e pittura, una “camera del lavoro”, un centro di raccolta e distribuzione di alimenti e abiti, una scuola d’italiano per persone straniere, una palestra e molte altre attività, tutte totalmente autogestite e gratuite.
Paolo Piras (Sassari, 1970), giornalista, è inviato del Tg3, Redazione Esteri. Frequenta la scuola di giornalismo di Perugia e comincia a lavorare in Rai a 27 anni, prima a Roma al Giornale Radio, poi a Cagliari, alla Tgr Sardegna. Nel 2009 torna a Roma, chiamato a RaiSport da Massimo De Luca, poi ne l 2010 passa al Tg3 del neodirettore Bianca Berlinguer. Segue l’arrivo dei migranti a Lampedusa e nell’Est europeo, il terremoto in Emilia e ad Amatrice, la protesta dei No TAV, ma anche il disastro nucleare in Giappone, e le elezioni in Gran Bretagna e Francia, gli scandali politici e le crisi dell’industria, in Italia e in Sardegna. Ha scritto “Bravi&Camboni. L’epica minore del Cagliari: piedi storti, teste matte e colpi di genio” ( Egg, 2014).